CONTATTI
TERMINI
Via Tiburtina Valeria n.63-65, 65129 Pescara
3534487074
L'Accademia dei futuri leader digitali
“Il ruolo dell’insegnante è quello di creare le condizioni per scoprire, invece che fornire una conoscenza precostruita.”
“Chi arrivasse nella società attuale provenendo dal passato troverebbe tutto nuovo e diverso tranne che la scuola.”
Seymour Papert
Da molti anni è ormai in atto un processo di digitalizzazione dell'insegnamento. Tra le novità più importanti di questo nuovo corso vi è l'introduzione di nuovo metodo di apprendimento
IL CODING
Coding significa letteralmente programmazione, la sequenza di una serie di istruzioni eseguite da un calcolatore.
Coding è una nuova metodologia che mette la programmazione al centro dell'apprendimento dei bambini già a partire dai primi anni di vita e stimola un approccio votato alla risoluzione dei problemi.
Gli esperti concordano sul fatto che il coding aiuti lo sviluppo di alcune abilità cognitive nei ragazzi e affini la capacità di problem solving e di elaborazione di processi mentali complessi.
“Come imparare a parlare ci aiuta a formulare pensieri complessi, così il pensiero computazionale ci offre strumenti ulteriori a supporto della fantasia e della creatività”
Jeannette Wing
PENSIERO COMPUTAZIONALE
Il pensiero computazionale è una modalità di pensiero chiara, logica e operativa che serve a trovare soluzioni e strategie per risolvere problemi della vita quotidiana.
Il pensiero computazionale è una competenza che risulterà fondamentale al cittadino 4.0, proprio per questo è importante insegnare il coding a partire dall’età prescolare, attraverso la programmazione cartacea e manuale, per poi passare a strumenti più complessi.
IL CODING E L'INSEGNAMENTO
Il coding aiuta i bambini e i ragazzi a:
I CORSI E I LABORATORI DI FUTUREACADEMY
Noi di FutureAcademy organizziamo corsi e laboratori perché siamo convinti che insegnare il Coding sia soprattutto una scelta metodologica, che coinvolge attivamente insegnanti e studenti in percorsi di ricerca, attraverso l’uso critico delle fonti.
La ricerca condotta con questo metodo è un percorso didattico, che non soltanto trasmette conoscenza, ma, molto spesso, apre nuove piste di conoscenza.
In un contesto di laboratorio la figura dell’insegnante assume una diversa caratterizzazione: dal docente trasmettitore di conoscenze consolidate all’insegnante ricercatore, che progetta l’attività in funzione del processo educativo e formativo dei suoi allievi.
I nostri corsi possono dunque essere definiti anche come un luogo mentale del futuro, una pratica del “fare storia”, testare nuovi strumenti.
IL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE
Da qualche anno l’associazione Parole Ostili si batte per la sensibilizzazione contro la violenza delle parole. Lo fa diffondendo un manifesto in 10 punti che probabilmente dovremmo tutti tenere sempre a mente.
Tale Manifesto nasce con l’obiettivo di diventare uno strumento utile per cominciare da subito a spiegare ai bambini e ai ragazzi il corretto utilizzo degli strumenti digitali, proprio durante gli anni in cui iniziano i primi approcci ai dispositivi mobili.
Il potere delle parole: commuovono, uniscono, scaldano il cuore. Oppure feriscono, offendono, allontanano.
In Rete, spesso l’aggressività domina tra tweet, post, status e stories.
È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali.
Per questo oggi, specie in Rete, dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole e crediamo sia importante rendere i ragazzi sensibili a questi argomenti spesso sottovalutati in un contesto più ampio di vita.